Dalle prime note si evidenzia una rimarchevole libertà interpretativa, non priva però di formule compositive moderne e arrangiamenti ben studiati su tonalità lontane, modali, cambi di tempo e strutture dalla non facile esecuzione. In questa dimensione intervengono anche due notevoli musicisti, già in passato collaboratori di Nico Marziliano con l’”European Sound Project”. Felice Mezzina sassofonista (qui al soprano) docente di musica, vincitore di svariati premi e nei credits di moltissimi progetti discografici, il quale estende il suo strumento con la ricercatezza del sound e una esplorazione improvvisativa fresca e sempre innovativa. Achille Succi, al clarinetto basso, anch’egli docente (Siena Jazz, Conservatorio di Ferrara) forte dell’esperienza in importanti ambienti jazz italiani e internazionali sfoggia le proprie notevoli capacità tecniche e timbriche su uno strumento spesso ingiustamente sottovalutato e dal difficile approccio. Nella sezione ritmica Roberto Inciardi al contrabbasso e Franco Guarnieri alla batteria suggellano il lavoro contrappuntistico dei solisti e comunicano abilmente tramite un attento interplay elodico-ritmico.
Per ascoltatori dal palato fine ma anche per chi vuole discostarsi dal solito, lasciandosi coinvolgere da un disco che scompone e ricompone con la cognizione autoriale e l’estro artistico di musicisti navigati ed esperti e moderni nel vero senso del termine.