Production director Valeria Zaurino



Istituito nel 1975 il Festival si è contraddistinto, sin dalla sua nascita, per la riscoperta di titoli operistici e pagine musicali rare o sottovalutate, per la cura delle versioni integrali e delle edizioni critiche e per la fedeltà agli intenti dei compositori. Le produzioni del Festival distinguono per l’autenticità dei testi (spesso rappresentati in versione integrale) e il rispetto dei tipi vocali, fedeli agli spartiti e alle interpretazioni originali. Dal 1975 sono state quasi 200 le opere presentate al Festival della Valle d’Itria.
Si terrà dal 18 luglio al 3 agosto 2025 la 51ª edizione del Festival della Valle d’Itria di Martina Franca (TA) che da quest’anno, per un triennio, viene curato dalla compositrice Silvia Colasanti. Organizzato dalla Fondazione Paolo Grassi, a far da scenario come di consueto al Festival, il Palazzo Ducale, la Basilica di San Martino, il Chiostro di San Domenico, luoghi storici e di grande bellezza della città barocca di Martina Franca, e le masserie del territorio pugliese, ricche di cultura e tradizioni secolari. Rimanendo fedele alle scelte che hanno contraddistinto fin dal suo nascere il Festival, quali l’attenzione al repertorio belcantistico e il recupero di opere di raro ascolto, Silvia Colasanti aggiunge due segnali forti: il legame con l’attualità e con la società di oggi, e la presenza significativa della musica del XX e XXI secolo. Titolo della presente edizione è “Guerre e pace”, ideata in un particolare momento storico in cui i due termini, declinati tanto al singolare quanto al plurale, si presentano oggi con insistenza nella vita di tutti i giorni. Tre le opere in programma – Tancredi di Gioachino Rossini con i due finali, la prima italiana di Owen Wingrave (1970) di Benjamin Britten, la rara esecuzione, a 100 anni dalla composizione, di L’enfant et les sortilèges di Maurice Ravel –, cui si affiancano concerti (quello sinfonico quest’anno propone la Quattordicesima Sinfonia di Šostakóvič con Fabio Luisi, direttore musicale del Festival), incontri, dialoghi con autori, per animare ogni giorno con oltre venti appuntamenti l’edizione del 2025. Completano la programmazione il progetto In Orbita, che porta la musica del festival nelle contrade martinesi, una mostra fotografica “diffusa” per le strade di Martina Franca, con gli scatti firmati dal noto fotoreporter di guerra Manoocher Deghati, che ha lavorato con National Geographic e ha documentato conflitti e questioni sociali in tutto il mondo. Infine, un approfondimento sul tema di quest’anno, con il convegno di studi “Guerra e pace nell’opera”.
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English version
The Festival della Valle d’Itria in Martina Franca began in 1975 as an initiative of a group of passionate music lovers. From the outset, the festival stood out for its bold programming of a repertoire and a performance style which were then undervalued. Since 1975, almost 200 operas have been presented in the Festival della Valle d’Itria. Among other achievements, the festival has been awarded the sought-after Premio Abbiati. t is also a member of numerous major associations including the EFA (European Festival Association).


